Se il medico non dimostra l’esattezza della sua prestazione medica, il paziente / vittima deve comunque dimostrare il nesso (c.d. nesso di causalità) tra la predetta prestazione sanitaria ed i danni su di lui riscontrati, sempre secondo il criterio del ‘più probabile che non’. La fattispecie Un soggetto riportava svariati danni sopraggiunti a seguito della…

Nei giudizi in materia di risarcimento del danno derivante da responsabilità medica, secondo l’orientamento ormai costante della maggioranza dei giudici, il paziente/danneggiato deve dimostrare che vi sia un nesso di causa / effetto (c.d. nesso di causalità) tra la condotta del medico (deve dimostrare cioè che sia la causa) e il danno del quale chiede…

Nel momento in cui si addebita una responsabilità medica, la vittima deve fornire la prova che la sua situazione sanitaria, fisica e/o patologia sia peggiorata e deve inoltre dimostrare che vi sia un nesso di causalità tra il comportamento dei sanitari e le conseguenze sulla propria salute. La fattispecie Un’azienda ospedaliera di Milano è stata…

Il Tema in Discussione Il Tribunale di Milano, come vedremo, ha affrontato il tema se alla Sgr (Società di gestione del risparmio) possa essere imputata la responsabilità da direzione e coordinamento, ex art. 2497 c.c., per il quale la società direttrice risponde dei danni provocati dalla società diretta in esecuzione di direttive ricevute dalla “casa…

Con questa recente pronuncia la Corte di Cassazione esamina un caso molto delicato, cioè quello che si presenta quando, nell’ambito di una vicenda di risarcimento del danno derivante da responsabilità medica, si ha a che fare con una cartella clinica che appare incompleta. In questi casi, a detta dei giudici supremi, si può procedere attraverso…

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