In tema di confondibilità dei marchi il Giudice di merito ha l’onere di motivare dettagliatamente la scelta di escludere la violazione dell’uso esclusivo del marchio. La vicenda oggetto di ricorso per cassazione trova come protagonista la famosa band «I Cugini di Campagna», i quali una volta divisi lamentano il diritto all’utilizzo del nome del gruppo…

Con questa interessante sentenza della Cassazione n. 658 del 2018, viene stabilito che la riproduzione seriale delle statuette del presepe non viola il diritto d’autore, perché tale produzione, per definizione, essendo standardizzata, non presenta elementi di creatività e quindi non si può ritenere violato il diritto d’autore. La fattispecie Il Tribunale e la Corte d’Appello…

Il caso: Un pittore, e la galleria che promuoveva i suoi quadri, sono stati citati in giudizio dalla Fondazione Emilio e Annabianca Vedova, sul presupposto che i quadri del primo risultavano del tutto simili a quelli del noto pittore veneziano, Emilio Vedova. La Corte di Cassazione, con la sentenza del 26/01/2018, n. 2039, nell’esaminare e…

Il caso: La vicenda trae origine da un contenzioso avviato da una società di Birra statunitense (la nota “Budweiser“) contro l’ente pubblico della Repubblica Ceca, anch’esso produttore di birra; il tutto perché il secondo commercializzava in Italia birre con marchi internazionali che la prima utilizzava già da anni come marchio della proprio birra. La questione…

È vietato l’uso del proprio nome patronimico come marchio se già utilizzato da altro imprenditore per prodotti dello stesso genere. Così la corte di cassazione con la sentenza del 27 ottobre 2017 n. 25641 che ha precisato che sussiste il divieto anche se tale uso è accompagnato da elementi differenziatori, sempre che il nome costituisca  il cuore del marchio già…

Una recente sentenza della Corte di Cassazione (la n. 1578 del 2 febbraio scorso) è intervenuta rigorosamente sulla materia affermando la configurabilità della contraffazione anche nell’ipotesi in cui il marchio non sia stato ancora formalmente registrato ma sia stata presentata la domanda, completa “dei modelli di cui si rivendica l’esclusiva”.  

Secondo la Corte di Cassazione (la numero 2546 del 26/10/2017), quando, al termine del rapporto di lavoro, il datore sceglie di non dare corso al patto di non concorrenza, liberando dai relativi divieti il lavoratore, si configura un’opzione e non un recesso unilaterale dal patto di concorrenza medesimo.

Al Congresso Nazionale del Notariato tenutosi a Palermo è stato presentato un progetto, in associazione con la SIAE, che prevede il deposito e l’archiviazione dei codici sorgente presso i Notai. Sarà cioè possibile depositare il codice sorgente di un qualsiasi programma per elaboratore (c.d. software) presso qualsiasi Notaio italiano, ottenendo così, in tempo reale, il…

Tribunale Firenze 23 febbraio 2016 – Pres. Scionti – Est. Anna Primavera. L’insieme dei mobili, degli oggetti di arredamento di un ristorante ed i menu, se diretti ad evocare un periodo storico (nella specie i tipici ristoranti americani denominati diner), non hanno capacità distintiva o di novità, con la conseguenza che ciò che il titolare…

 Si segnala il D.Lgs. 13 agosto 2010, n. 131, che ha apportato significative e sostanziali modifiche a più articoli del Codice della proprietà industriale,  in coordinamento con le norme del relativo Regolamento attuativo. Si tratta di modifiche alle  norme in materia di design, sul segreto industriale, nonché circa la procedura davanti all’Ufficio Italiano Brevetti e…

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