Il Tema in Discussione
E’ stata portata all’attenzione della Suprema Corte la questione se sia corretto o meno l’addebito della separazione a carico della ex moglie per il fatto che questa ha denunciato il marito per abusi sessuali nei confronti della figlia, pur essendo consapevole della falsità di tali accuse.
Il caso pratico
La Corte di appello, riformando la sentenza di primo grado, aveva addebitato la separazione alla ex moglie, valutando come decisivo ai fini della rottura del legame di fiducia e affettività fra i coniugi il grave episodio della denuncia da parte della medesima di abusi sessuali commessi dall’ex marito nei confronti della figlia, nonostante fosse lei stessa consapevole della insussistenza di tali fatti e delle conseguenze che il marito avrebbe subito in dipendenza della denuncia.
Contro la sentenza del giudice di secondo grado proponeva ricorso per Cassazione la ex moglie chiedendone la riforma (anche) con riferimento all’addebito de quo.
L’ordinanza della Cassazione, sez. VI Civile – 1, n. 20374/18 del 1 agosto 2018
La Cassazione così si pronuncia sul tema oggetto del presente approfondimento : “la Corte di Appello ha espresso una articolata motivazione sull’incidenza causale della denuncia della ex moglie sulla rottura del legame matrimoniale e sulla perturbazione della relazione dell’ex marito con i figli.
Ha preso in esame la dedotta efficacia della tentata riconciliazione e ne ha escluso la rilevanza atteso che, a giudizio della Corte di appello, la denuncia sporta dolosamente dalla ex moglie ha costituito un vulnus non sanabile nella relazione matrimoniale, come ha dimostrato la successiva crisi che ha portato alla definitiva rottura del rapporto.
In questa prospettiva è stata ritenuta irrilevante la prova orale richiesta dalla odierna ricorrente dato che, a giudizio della Corte distrettuale, l’efficacia causale fra comportamento contrario ai doveri matrimoniali e rottura dell’affectio coniugalis si è interamente e irreversibilmente prodotta con il grave comportamento posto in atto dalla ex moglie contro l’altro coniuge”.