La Cassazione, con la pronuncia in esame, ci indica la severità delle conseguenze di una finta denuncia di abusi sessuali sulla figlia da parte della ex moglie: l’addebito della separazione, dal momento che questo ha creato un vulnus insanabile nella relazione di coppia.

La fattispecie
Una donna denuncia l’ex marito di un reato molto grave, cioè violenza sessuale nei confronti della figli in comune e lo fa essendo ben consapevole delle falsità di tali pesanti accuse, quindi lo stesso procede a richiedere la separazione con addebito a carico della moglie. I fatti vengono poi accertati e la verità viene a galla durante il processo e questo spinge i giudici di primo e secondo grado ha valutarlo come decisivo ai fini della rottura del legame di fiducia e affettività tra i coniugi.

Il principio di diritto
La vicenda arriva poi in Cassazione che, con ordinanza n. 20374/2018, sottolinea come la corte di appello abbia motivato adeguatamente l’incidenza causale che la denuncia della donna ha avuto sulla rottura del legame matrimoniale e sulla perturbazione della relazione dell’ex marito con i figli.

Conclusioni
In tali termini, quindi, la Corte di Cassazione si è pronunciata, sostenendo che false denunce di tale pesantezza, violino gravemente i doveri coniugali, al punto da giustificare un addebito della separazione, dal momento poi che, come ulteriore conseguenze, viene indiscutibilmente meno “l’affezione coniugale” che vi deve essere in una coppia per poter vivere in costanza di matrimonio.

© 2016 Studio Legale PSP - PI: 06019040481
Viale Evangelista Torricelli 15 - 50125 Firenze (FI)
Telefoni: 055/229136 - 055/229347 - 055/229058 | Fax: 055/2280605
Admin

OWA